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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: http://hdl.handle.net/10761/143

Data: 3-mag-2011
Autori: Marabotto, Maria Paola
Titolo: L'arte del Descrivere. Disegni ed incisioni nel Theatrum Statuum Sabaudiae Ducis
Abstract: Il Theatrum Statuum Regiae Celsitudinis Sabaudiae Ducis e' uno dei piu'importanti documenti per la conoscenza del territorio piemontese alla fine del XVII secolo. L' opera, in due volumi fu voluta dal sovrano, il Duca Carlo Emanuele II (1634-1675), per mostrare alle corti europee, attraverso grandi e colorate illustrazioni, la magnificenza e la grandezza dello Stato Sabaudo anche in relazione al suo progetto di riassetto territoriale portato avanti, dopo la sua morte dalla consorte Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours (1644-1724). Nel presente studio, che ha riguardato principalmente la parte iconografica, si e' proceduto ad una serie di confronti e di comparazioni che hanno interessato tre diversi campi di indagine. Il primo ha riguardato la struttura dell'opera editoriale, costituita dalle incisioni e da carte geografiche, ritratti, dediche e relazioni, queste ultime a completamento e dilatazione dell'immagine visiva. Una approfondita ricerca d'archivio effettuata presso l'Archivio di Stato di Torino, la Biblioteca Reale di Torino e la Biblioteca Estense Universitaria di Modena, ha permesso di capire che la figura dell'editore Jean Bleau ha avuto un ruolo centrale nella nascita e nella realizzazione del libro. La consultazione e lo studio di una serie di pubblicazioni precedenti al Theatrum, uscite tutte dalle officine della stamperia Bleau di Amsterdam, ha evidenziato come queste costituiscano una specie di diagramma di avvicinamento al Theatrum Sabaudiae anticipando il prototipo dello schema iconografico che sara' poi adottato nel libro inciso. Il secondo filone di indagine ha riguardato l'esame dell'iconografia militare del ducato sabaudo dalla meta'del 500 a tutto il 600. Lo studio, effettuato presso l'Archivio di Stato di Torino ed integrato da una ricca ricognizione bibliografica, ha permesso di compiere una attenta analisi delle rappresentazioni presenti nei diversi atlanti militari, evidenziando le diverse modificazioni succedutesi. Inoltre la comparazione fra le diverse rappresentazioni di una stessa citta'con la tavola del Theatrum ha confermato l'utilizzo della esistente cartografia militare come base per la redazione degli schizzi redatti sul posto da ingegneri e disegnatori del Theatrum Sabaudiae. Il lavoro di comparazione ha indagato il tipo di rappresentazione, la metodologia utilizzata, le diverse tecniche grafiche ed ha permesso una piu' completa lettura e conoscenza delle citta' e del loro territorio. Il terzo campo di indagine riguarda l'analisi grafica di alcune rappresentazioni. Partendo da alcuni disegni presenti negli atlanti militari si e' proceduto alla messa a punto di una metodologia d'indagine che ha consentito di entrare nel merito del metodo utilizzato dal disegnatore. L'analisi geometrica ha confermato quanto affermato in precedenza circa l'utilizzo dell'esistente iconografia militare come matrice per il disegno delle citta' ed ha permesso di evidenziare una serie di accorgimenti che il disegnatore ha messo in atto per migliorare il risultato finale dell'intera rappresentazione. La lettura critica degli elaborati grafici ha permesso una piu' attenta definizione del paesaggio piemontese del 600 ed una piu' approfondita comprensione di un rilevante corpus di disegni che si configura come un'opera di straordinaria complessita' multidisciplinare.
The Theatrum Statuum Regiae Celsitudinis Sabaudiae Ducis is one of the most important documents for the knowledge of the territory of Piedmont at the end of the XVII century. This two-books work was wanted by the sovereign, the Duke Charles Emmanuel II (1634-1675), in order to show to European courts the magnificence and the greatness of the Sabaudo State with wide and colorful illustrations, also in connection to his territorial-reorganization project carried out, after his death, by his wife Marie Jeanne Baptiste de Savoie (1644-1724). In this study, mostly focused on the iconographic part, it was made a series of comparisons concerning three different fields of research. The first one was about the structure of the editorial opera, made up by etchings and geographic maps, portraits, inscriptions and reports in order to complete and explain the visual image. An exhaustive file research at Archivio di Stato of Turin, Royal Library of Turin and the Biblioteca Estense Universitaria of Modena allowed to know that the publisher Jean Bleau had a central role in the birth and the realization of the book. The consultation and the study of a series of books published before the Theatrum, all came out of the Bleau printing office in Amsterdam, showed how these were all an anticipation of the iconographic scheme used in the Theatrum Sabaudiae. The second branch of investigation was about the examination of the military iconography of the sabaudo dukedom from half 500 to all the 600. The study, performed at Archivio di Stato of Turin and completed with a rich bibliography, allowed to accomplish a detailed examination of the representations present in the several military atlases, showing all the progressive changes. Besides, the comparison between all the representations of the same city with the respective Theatrum plate, has confirmed that the previous military cartography has been used as a base for the sketches made on the spot by Theatrum Sabaudie engineers and draughtsman. The comparison work was focused on the kind of representation, the employed methodology and the different graphic techniques, and allowed a deeper reading and knowledge of cities and their territory. The third field of investigation dealt by the study, was about the graphic analysis of some representations. Starting from some draws present in the military atlases, it was developed a method of investigation which allowed to deeply understand the draughtsman techniques. The geometric analysis confirmed what was said before about the use of the existing military iconography as a background for the cities drawing and allowed to emphasize a series of devices the city drawer used to improve the outcome of the entire representation. During the study, the critical reading of the graphic works allowed a more careful comprehension of the piedmontese landscape of 600, and a deeper understanding of a considerable corpus of drawings, which is a work of an extraordinary multidisciplinary complexity.
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