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Data: 4-mag-2011
Autori: Acquaviva, Grazia
Titolo: Associazione radiochemioterapica con anticorpi anti-vegf nel trattamento neoadiuvante del carcinoma del retto localmente avanzato
Abstract: Il trattamento neoadiuvante radiochemioterapico del carcinoma del retto localmente avanzato-ARC- presenta molteplici e variegati aspetti di non univoca interpretazione. La terapia neoadiuvante nel trattamento del LARC si e' rapidamente diffusa in rapporto al basso rischio di sequele e all'alta percentuale di chirurgia conservativa che ne consegue. Negli ultimi anni la terapia antiblastica ha goduto di importanti innovazioni, con l'immissione in commercio di nuovi farmaci come le fluoropirimidine orali che hanno sostituito l'utilizzo del 5-FU. L'uso clinico nell'oxaliplatino e dell'irinotecan, cosi' come di farmaci a bersaglio molecolare di ultima generazione come il bevacizumab ed il cetuximab (targeted therapy) hanno trovato posto nei protocolli farmacologici integrati. Scopo del nostro studio e' stato quello di confrontare il trattamento integrato radiante ed antiblastico preoperatorio, quest'ultimo con l''utilizzo di due schedule in rapporto al raggiungimento del controllo locale e del risparmio sfinteriale, senza compromettere la radicalita' oncologica del trattamento stesso. MATERIALI E METODI: Sono stati reclutati 40 pazienti, di eta' compresa tra 38-81 anni, tutti hanno effettuato trattamento radiante neoadiuvante associato a chemioterapia, uno con schedula XELOX, l'altro con XELOX piu' Bevacizumab. RISULTATI:Gli endpoint considerati e valutati sono stati il downstaging, la remissione completa e la possibilita' di una chirurgia conservativa, ovvero una chirugia sphincter saving. I dati ottenuti nei vari bracci sono stati tutti sovrapponibili.il nostro studio basato, su esperienze cliniche ormai consolidate, ha confermato il dato gia' esistente in letteratura nel senso che, la normalizzazione vascolare tumorale determinata dal bevacizumab, ha un impatto favorevole sul controllo tumorale, e che lâ effetto sinergico tra radioterapia, chemioterapia e targeted therapy ha come risultato finale l'aumento del controllo locale della malattia senza apprezzabili effetti collaterali invalidanti.
Treatment neoadjuvant radiochemotherapy of rectal cancer locally advanced-LARC-has many and varied aspects of non- unambiguous interpretation. Neoadjuvant therapy in the treatment of LARC spread rapidly in relation to low risk of sequelae and the high percentage of surgery conservative that follows. In recent years, the therapy antiblastic has enjoyed significant innovations, with the marketing of new drugs such as fluoropyrimidines oral, which have replaced the use of 5-FU. Clinical use of oxaliplatin and irinotecan, as well as molecular targeted drugs of last generation such as bevacizumab and cetuximab (targeted therapy) have found a place in integrated drug protocols. The aim of our study was to compare the integrated treatment antiblastic preoperative radiation and, with the latter two'utilizzo schedule in relation to the achievement of local control and savings sphincter, without compromising the radical treatment of cancer stesso.MATERIALI AND METHODS: We recruited 40 patients, aged 38-81 years, all have made radiation therapy combined with neoadjuvant chemotherapy, with a schedule of XELOX and the other with XELOX plus bevacizumab. RESULTS: The endpoints were considered and evaluated the downstaging, remission complete and the possibility of conservative surgery or a surgery sphincter saving. The data obtained in the different arms were all overlapping.our study based on experiences clinics are now well established, confirmed the data already exists in the literature in the sense that the normalization determined by the vascular tumor Bevacizumab has a favorable impact on tumor control, and that the synergistic effect between radiotherapy, chemotherapy and targeted therapy has the final result of the increase in local control without appreciable debilitating side effects.
InArea 06 - Scienze mediche

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