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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: http://hdl.handle.net/10761/3836

Data: 13-feb-2015
Autori: Di Battista, Maria Elena
Titolo: Dementia in Parkinson s Disease: relationship between clinical and neurobiological aspects
Abstract: Il deficit cognitivo è uno degli aspetti più comuni e importanti della malattia di Parkinson (PD), influisce notevolmente la qualità e l aspettativa di vita del paziente. Lo spettro delle disfunzioni cognitive nei PD è stato recentemente codificato in termini di Mild Cognitive Impairment (PD-MCI) e Demenza (PDD) con criteri clinici e diagnostici forniti da specialisti del Movement Disorders Society (MDS). La nostra attenzione è stata inizialmente concentrata sulla affidabilità dei criteri diagnostici proposti per PDD; in seguito i pazienti sono stati seguiti per cinque anni per intercettare un possibile profilo malattia, includendo il profilo di disabilità motoria, i deficit neuropsicologici e la compromissione neuropsichiatrica che potevano essere associati al fenomeno di involuzione cognitiva. Nel setting laboratoristico, abbiamo condotto uno studio di correlazione genotipo-fenotipo per valutare il possibile ruolo degli aplotipi MAPT nel determinare l'espressione del profilo motorio e non-motorio nei pazienti con PD, prima dello sviluppo di demenza. I risultati di questo studio suggeriscono un ruolo dell aplotipo H1 MAPT in tutto il corso della malattia, agendo come cuneo di pressione degenerativa nel corso degli anni: un fattore di rischio per lo sviluppo di PD con un OR di ~ 1,5, un fattore genetico di co-determinazione con un OR > 2 del fenotipo motorio durante le fasi intermedie e, infine, un fattore di rischio per la demenza con un OR> 10. I primi risultati sul profilo dei sintomi non-motori suggeriscono un possibile ruolo degli aplotipi MAPT e della proteina tau anche per quanto riguarda la disfunzione cardiaca disautonomica, anche prima dello sviluppo di demenza e in assenza di evidente associazione con altri sintomi non motori. I risultati dello studio di associazione genotipo-fenotipo sugli aspetti non-motori rappresentano un dato preliminare condotto in una porzione della nostra coorte, devono quindi essere considerati con cautela. I dati, nel loro insieme, indicherebbero il gene MAPT e la proteina tau come un legame biologico tra le manifestazione fenotipiche della malattia ed il successivo sviluppo di demenza aumentando la suscettibilità agli insulti biochimici che sono propri del processo della Malattia di Parkinson.
InArea 05 - Scienze biologiche

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