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Data: 7-mar-2016
Autori: Franchina, Concetta
Titolo: Approccio multidisciplinare nella diagnosi di laboratorio delle patologie gastrointestinali del soggetto trapiantato
Abstract: Le complicanze nella fase post-trapianto riguardano vari ambiti: il rigetto, le infezioni, le patologie non infettive legate alla terapia immunosoppressiva. Le patologie gastrointestinali rientrano nel novero di queste complicanze; possono avere quadri patogenetici diversi con manifestazioni di tipo sindromico che spesso non consentono un'immediata definizione della causa dell'evento. La diversa eziologia può determinare differenti implicazioni cliniche che possono richiedere una diversa e talvolta controversa gestione terapeutica. Sarebbe, quindi, utile poter distinguere tra patologie gastro-intestinali da GVHD, da CMV, da MMF e da simil-IBD. Lo scopo dello studio è stato quello di valutare un nuovo percorso diagnostico, che abbracci più ambiti disciplinari, in grado di contribuire alla diagnosi differenziale delle diverse forme morbose. In tal senso si è proceduto con la sperimentazione sull uso e sull innovazione di alcune metodiche sia anatomo-patologiche sia virologiche. MATERIALI E METODI Sono stati inclusi nello studio 17 soggetti trapiantati di rene che manifestavano una sintomatologia ascrivibile a patologie a carico del tratto gastrointestinale come alterazione dell alvo, presenza di sangue nelle feci, positività ai test di immunochimica per la ricerca di sangue occulto nelle feci e positività alla calprotectina fecale. Sono stati eseguiti l esame istologico, l immunoistochimica per la ricerca degli antigeni Ki-67 e cromogranina A, Early e Late antigen di CMV e la ricerca del DNA di CMV in Real-time PCR, su un totale di 25 biopsie del colon e del retto. RISULTATI Dei 17 pazienti arruolati nello studio, 4 (23%) manifestavano una colite da simil IBD, 2 (12%) da GVHD, 2 (12%) da CMV e 1 (6%) da MMF+CMV; inoltre 6 (35%) presentavano un adenoma (4 CMV+ e 2 CMV-) e 2 (12%) avevano polipi iperplastici. Un totale di 7/17 pazienti sono risultati positivi per CMV sia in molecolare sia in immunoistochimica. CONCLUSIONI I nostri risultati, seppur in una coorte ancora ridotta, mostrano una varietà di patologie che possono insorgere nel tratto gastrointestinale dei soggetti trapiantati. La prevalenza dei pazienti positivi al CMV è del 41,2%; il dato mette in evidenza come tale virus resti ancora, nonostante l avvento delle nuove terapie e le strategie di monitoraggio, un patogeno importante nel trapiantato di rene. La diagnosi di patologie gastrointestinali, nei soggetti trapiantati, appare complessa in quanto nessun parametro di laboratorio da solo è in grado di indirizzare verso una diagnosi certa. La valutazione delle biopsie endoscopiche ad ampio spettro, con l impiego dell'esame istologico, immunoistochimico e molecolare, risulta di estrema importanza per meglio chiarire il tipo di patologia ed evitare, così, interpretazioni e diagnosi errate orientando a una più mirato ed efficace gestione del paziente.
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