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Area 11 - Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche >

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: http://hdl.handle.net/10761/1414

Data: 22-mar-2013
Autori: Santagati, Gabriella
Titolo: La filosofia pratica di Amartya Sen e Martha Nussbaum. "Deprivation of capabilities" e il caso delle mutalazioni genitali femminili.
Abstract: La riflessione etica contemporanea ha posto al centro della discussione filosofica la difficoltà di sottoporre oggi questioni etiche relative alla qualità della vita, nella complessa ed eterogenea congerie di contesti umani in cui misurarne la determinazione. Il progetto di ricerca intende proporre un percorso di indagine etica della società attuale, che sia in grado di interpretare efficacemente la complessità del mondo globale. Tale approccio deve considerare l analisi della natura umana, che Martha Nussbaum pone come presupposto epistemologico per ogni trattazione etica, e deve assumere una prospettiva di riferimento che consideri problematicamente le questioni del pluralismo etico. La formulazione di principi etici universali risponde ad un progetto storico della filosofia morale che tuttavia, nel dibattito più recente, rischia di assumere la forma di una logica perversa e discriminante. Se, come intuisce Amartya Sen, la filosofia morale non può rinunciare del tutto a prescrivere principi universali come l uguaglianza e la libertà, tuttavia dobbiamo pretenderne un riesame critico. Emerge la necessità di ascrivere la riflessione etica nella discussione circa i criteri in base ai quali sia possibile costruire una società giusta, senza lasciare fuori nessuno. Occorre, dunque, calare in un contesto sempre più complesso la rivisitazione di conquiste concettuali, come appunto il diventare persone. Sen e Nussbaum hanno lanciato una sfida sul bisogno di ridefinire la riflessione etica, alla luce delle capacità fondamentali della persona umana nella realtà sociale, culturale ed economica in cui vive. Poiché oggi la riflessione filosofica circa la qualità della vita e il benessere globale coinvolge istituzioni come l ONU, si intende porre attenzione alla fase della elaborazione teorica prodotta dagli autori su menzionati durante gli anni di consulenza per la ricerca al World Institute for Development Economic Research delle Nazioni Unite. Martha Nussbaum si colloca nella scena della filosofia etica contemporanea come intellettuale liberal e interpreta in modo originale una prospettiva etica pluralista in grado di indicare le condizioni di possibile realizzazione di un overlapping consensus. Nussbaum richiama, nella sua elaborazione filosofica, il metodo rawlsiano dell'equilibrio riflessivo: la credenza morale iniziale viene corretta alla luce delle altre credenze e delle teorie etiche disponibili, fino a che fra queste componenti non si raggiunga un equilibrio consapevole ed una soluzione condivisibile. L indagine sulle condizioni di possibile applicazione di un etica delle capacità, pone in primo luogo il vaglio dell oggettivismo metaetico, sostenuto da Martha Nussbaum ed il relativismo metaetico sostenuto da Amartya Sen. Sul piano metodologico si intende assecondare la prospettiva tracciata da Nussbaum secondo la quale possa risultare efficace accompagnare il linguaggio ormai consolidato dei diritti umani , che costituisce il piano morale entro il quale siamo soliti inquadrare molte questioni di etica sociale con l approccio delle capacità e del funzionamento. Pensare in termini di capacità ci offre un metodo per pensare a cosa significhi assicurare un diritto a qualcuno, ribadisce Nussbaum, indicando il ruolo della filosofia nell esame dei principi costituzionali fondamentali. A livello operazionale l approccio delle capacità verrà riferito alle mutilazioni genitali femminili, per esaminare la possibilità di sostenere che le donne dovrebbero avere la possibilità di scegliere se o non procedere con l'atto di MGF, in quanto questa procedura rimuove la possibilità di soddisfare le capacità di una vita pienamente dispiegata, come esseri umani e come donne. Tale questione spiega in che misura gli stati sono legittimati ad intervenire per consentire che le capacità centrali siano pienamente dispiegate.
InArea 11 - Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche

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