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http://hdl.handle.net/10761/1426
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Issue Date: | 28-Mar-2013 |
Authors: | Anastasi, Valentina |
Title: | Sinai: una terra ai margini - Beduini e territorio nell'Egitto contemporaneo |
Abstract: | Il Sinai è una regione dalle caratteristiche peculiari che la differenziano dal resto dell Egitto per territorio e popolazione.
Una terra desertica e di confine i cui abitanti, i beduini, costituiscono una minoranza nella composizione etnica egiziana da cui si distinguono per origini, tradizioni, organizzazione sociale e patrimonio culturale.
Nel corso degli ultimi trenta anni le politiche del governo egiziano hanno mirato al controllo della regione e dei suoi abitanti attraverso piani di sviluppo economico e politiche di ripopolamento.
Il presente lavoro prende avvio dallo studio del territorio ed al rapporto che lega i beduini al deserto e ne determina i tratti culturali e l organizzazione sociale.
In seguito verranno analizzate le politiche messe in atto dal governo egiziano all indomani degli accordi di Camp David che segnato il ritorno della penisola sotto il dominio egiziano dopo quindici anni di occupazione israeliana e le loro conseguenze sul territorio e la popolazione locale.
A partire dagli anni ottanta del secolo scorso, Il governo ha concentrato gli investimenti nazionali e favorito quelli internazionali soprattutto nello sviluppo del settore turistico del sud, trascurando il resto della regione e favorendo l inserimento lavorativo e la stabilizzazione sul territorio di cittadini egiziani provenienti dalle sovrappopolate sponde del Nilo.
La condizione di marginalità a cui sono stati sottoposti i beduini, esclusi dall imponente mercato del turismo, privati del possesso della terra, forzati all abbandono delle attività economiche tradizionali in assenza di opportunità alternative, ha alterato il fragile equilibrio della regione e stimolato un forte risentimento della popolazione autoctona nei confronti del governo.
Ciò ha dato vita ad una situazione di grave insicurezza economica di instabilità stimolando il proliferare di economie alternative incentrate su pratiche illegali.
Inoltre la risposta autoritaria del governo ha favorito l irrigidimento di posizioni estremiste. Avvantaggiate dal difficile controllo del territorio da parte del governo centrale, organizzazioni terroristiche legate alla jihad islamica si sono moltiplicate facendo proseliti tra la popolazione.
Il vuoto di potere e di sicurezza seguito alla rivoluzione del gennaio 2011 ha peggiorato questa situazione e riacceso i riflettori sulla questione della sicurezza e dello sviluppo del Sinai e sulla necessaria integrazione dei beduini nella comunità nazionale. |
Appears in Collections: | Area 11 - Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche
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