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http://hdl.handle.net/10761/166
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Data: | 3-mag-2011 |
Autori: | Palermo, Concetta Ilenia |
Titolo: | Ruolo delle infezioni erpetiche nelle affezioni respiratorie di pazienti critici sottoposti a ventilazione assistita |
Abstract: | Le patologie a carico delle basse vie respiratorie sono da considerarsi fra le principali cause di morbidita' e mortalita' a livello mondiale. La loro incidenza e' in continuo aumento: l'OMS stima che nel 2020 queste patologie rappresenteranno la terza causa di morte nel mondo. L'etiologia di queste patologie e' varia ed i microorganismi ne rappresentano certamente una delle piu' rilevanti cause. Nelle patologie polmonari ad etiologia virale sono spesso chiamati in causa Paramyxoviridae e Orthomyxoviridae; i virus herpetici raramente fanno parte del protocollo di indagine diagnostica poiche' le conoscenze sul ruolo patogenetico di tali virus sono scarse e, quindi, non sono attualmente disponibili studi epidemiologici consolidati. Oggetto di questo studio e' stato la valutazione del potenziale e spesso sottostimato ruolo dei virus erpetici nell'insorgenza o nell'evoluzione infausta delle patologie respiratorie di pazienti critici. Sono stati analizzati 158 lavaggi bronco-alveolari provenienti da pazienti ricoverati per gravi patologie respiratorie acute presso le Unita' di Terapia Intensiva di alcuni nosocomi catanesi. Per lo studio retrospettivo sono state impiegate metodiche di isolamento virale e Real-Time PCR, rispettivamente per la valutazione dell'attivita' replicativa del virus e la significativita' clinica espressa in termini di carica virale (viral load) correlata ai giorni di ventilazione assistita cui era stato sottoposto il paziente fino al momento del prelievo.
Nel 57,6% (91/158) dei campioni e' stato possibile rilevare la presenza del DNA di almeno uno, spesso di due o piu', dei virus erpetici ricercati (HSV1, VZV, CMV, EBV, HHV7). In particolare: nel 19% (30/158) e' stato reperito HSV1, nel 10,7% (17/158) CMV, nel 16% EBV (26/158) e nel 46% (68/158) HHV7; non e' stata riscontrata alcuna positivita' per VZV. Sulla base dei dati osservati, relativi al rilevamento di acido nucleico virale e alla durata della ventilazione meccanica, e' stata evidenziata un'associazione statisticamente significativa solo per HSV1 DNA e la durata di ventilazione assistita riconducibile a piu' di 7 giorni (p<0,05). Il valore del viral load, in alcuni casi, aumentava in maniera direttamente proporzionale ai giorni di ventilazione assistita e raggiungeva fino a 108 gEq/ml per HSV1, a fronte dei 102-104 gEq/ml osservati per CMV ed EBV. In conclusione la prevalenza dei virus erpetici, e soprattutto il reperimento di HSV1 accompagnato da una sostanziale carica virale, confermerebbe l'importanza che i questi virus potrebbero avere nelle patologie respiratorie insorgenti in soggetti immunocompromessi. Pertanto, l'introduzione della ricerca dei sopracitati virus nei protocolli diagnostici favorirebbe un pronto intervento ed una terapia mirata che potrebbero ridurre il tasso di mortalita' dei soggetti critici lungodegenti affetti da patologie respiratorie che necessitano di ventilazione assistita. The pathologies of the lower respiratory tract are among the principle causes of morbidity and mortality, and their incidence is on the rise: the WHO estimates that in 2020 these pathologies will be the third cause of death world-wide. The etiology of these pathologies is various and microrganisms are certainly one of the principle causes. In pulmonary pathologies with viral etiology Paramyxoviridae and Orthomyxoviridae are often indicated; herpesviruses are rarely part of diagnostic investigation protocols as the understanding of the pathogenetic role of these viruses is poor and, thus, consolidated epidemiological studies are not available. The aim of this study was the evaluation of the often under estimated potential role of herpes viruses in the onset or inauspicious evolution of respiratory pathologies in critical patients. We analyzed 158 bronchoalveolar washes were analyzed from patients hospitalized with severe acute respiratory pathologies at the intensive care units of some hospitals in Catania, Sicily, Italy.
For the retrospective study we used viral isolation methods and Real-Time PCR, respectively, for viral replication activity and the clinical significance expressed in terms of viral load, correlated with the days the patients were on assisted ventilation until the time of the analysis.
In 57.6% (91/158) of the samples DNA was found of at least one, though often two or more, of the herpes viruses (HSV1, VZV, CMV, EBV, HHV7). In particular: 19% (30/158) were HSV1, 10.7% (17/158) CMV, 16% EBV (26/158) and 46% (68/158) HHV7; there was no positivity for VZV. Based on the data relative to the finding of viral nucleic acid and the duration of mechanical ventilation, a statistically significant association was found only for HSV1 DNA with assisted ventilation of more than 7 days (p<0.05). The increase of the viral load, in some cases, was directly proportional to the days on assisted ventilation reaching a value of 108 gEq/ml for HSV1, compared to 102-104 gEq/ml for CMV and EBV. In conclusion, the prevalence of herpes viruses, and above all the finding of HSV1, accompanied by a substantial viral load, would confirm the importance that these viruses could have in the onset of respiratory pathologies in immunocompromised subjects. Therefore, the introduction of tests for the detection of the above mentioned viruses in diagnostic protocols would favor early diagnosis and correct therapy that could reduce the rate of mortality in critical long-term patients affected by respiratory pathologies who need assisted ventilation. |
In | Area 05 - Scienze biologiche
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