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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: http://hdl.handle.net/10761/215

Data: 4-mag-2011
Autori: De Bonis, Alberto
Titolo: Caratterizzazione mineralogico-petrografica e fisico-meccanica di argille campane quali materie prime per produzioni ceramiche d'interesse archeologico
Abstract: L'obiettivo di questa ricerca e' di ottenere informazioni sulle materie prime per ceramica (argille e additivi) presenti in Campania, con particolare attenzione a quelle sfruttate per la produzione di ceramica archeologica. La maggior parte delle argille campane e' costituita da sedimenti bacinali; le restanti sono rappresentate da sedimenti alluvionali e da materiale piroclastico argillificato. Dal punto di vista chimico le materie prime argillose si possono distinguere in calcaree (CaO > 6%) e non calcaree (CaO < 6%). Molte di queste argille, in particolare quelle bacinali, presentano un'elevata plasticita' a causa della maggiore abbondanza di minerali argillosi e frazione fine. Per questo necessitano di correzione con additivo opportunamente dosato in funzione dell' utilizzo finale dei prodotti ceramici. Le piroclastiti argillificate sono non calcaree e poco plastiche. Esse presentano caratteristiche adatte a un utilizzo tal quale solamente per la produzione di determinati tipi di prodotti. Analisi sugli additivi (smagranti) disponibili nella baia di Napoli, effettuate per confronto con quelli delle produzioni ceramiche di quest' area, indicano una composizione variabile in funzione delle diverse litologie vulcano-sedimentarie affioranti. Per questo sono un ottimo indicatore di provenienza delle diverse produzioni ritrovate nella baia di Napoli. Con materie prime della baia di Napoli sono state realizzate repliche ceramiche cotte a differenti temperature per cercare di simulare il processo produttivo e le caratteristiche tecnologiche dei differenti reperti ceramici. Per ricreare gli impasti destinati al la produzione di molte ceramiche d'uso comune e' stata utilizzata l' argilla calcarea dell'isola d'Ischia (storicamente nota come centro produttivo e rifornitore di materie prime), miscelata con smagrante dei Campi Flegrei in differenti proporzioni. Con una piroclastite argillificata della zona di Sorrento sono state simulate le caratteristiche delle ceramiche da cucina. Le indagini petrofisiche evidenziano la maggiore durezza e impermeabilita' delle ceramiche calcaree prodotte con l'argilla di Ischia, gia' a partire da temperature di cottura non particolarmente elevate (850 à à à °C) e, quindi, con un basso dispendio energetico. L'aggiunta di basse percentuali di smagrante agli impasti (fino al 10%) migliora l'impermeabilita' del corpo ceramico, rendendolo adatto alla produzione di ceramica da mensa. Percentuali maggiori (circa 20%) fanno aumentare leggermente la permeabilita' a causa dell' apertura di un sistema poroso secondario (discontinuita' all'interfaccia granuli/matrice); allo stesso tempo si osserva una maggiore capacita' ad assorbire le sollecitazioni meccaniche: caratteristiche idonee alla produzione di oggetti come le anfore. Percentuali piu'elevate (30%) sono utilizzabili per la produzione di laterizi. Le ceramiche realizzate con la piroclastite alterata sono piu'tenere, ma allo stesso tempo presentano una maggiore capacita'di assorbire energia sia meccanica che termica. Questo fa si' che tali materie prime siano adatte alla produzione di ceramica da cucina, prodotti che necessitano di una buona resistenza alle sollecitazioni indotte dagli shock termici e, allo stesso tempo, di una bassa conducibilita' termica per permettere una buona cottura dei cibi.
Aim of this research is to obtain information on raw materials for ceramics (clay and additives) in Campania region (Italy), with particular attention to those used for the production of archaeological ceramics. Most of the clays consists of basinal sediments, the rest are represented by alluvial clays and products derived from alteration of pyroclastics. Raw materials can be divided into calcareous (CaO > 6%) and non calcareous clays (CaO < 6%). Due to the greater abundance of clay minerals and fine fraction many of these, in particular the basinal ones, have high plasticity. For this reason they need to be properly mixed with additive to obtain ceramic products. The non calcareous argillified pyroclastic show low plasticity. They have characteristics suitable only for the production of specific types of pottery. Additives (temper) available in the Bay of Naples were analysed by comparison with those observed in the ceramic findings of this area. Those tempers show a variable composition, depending on the different volcano-sedimentary outcropping lithologies. For this reason they can be used as a good provenance marker for the different ceramic productions of the Bay of Naples. Raw materials of this area were used to make ceramic replicas fired at different temperatures in order to simulate the production process and the technological features of the different types of pottery. Common wares were reproduced using the calcareous clay of the Ischia island (historically known as production center and raw materials supplier), mixed with different proportions of temper from Campi Flegrei. Pyroclastic clayey material from Sorrento were used to simulate the characteristics of kitchenware. Petrophysical investigation show the higher strength and the low water absorption of calcareous ceramics of Ischia. These features occur with no particularly high firing temperatures (850 à à à °C), therefore achieved with low waste of energy. The addition of low percentages of temper (10%) improves the water resistance of the ceramic body, making it suitable for the production of ceramic tableware. Higher percentages of temper (20%) slightly increase permeability due to the opening of a secondary pore system (discontinuities at the ceramic matrix/temper grains interface), improving, at the same time, mechanical stress resistance: characteristics suitable for the production of objects such as amphorae. Higher percentages of temper (30%) are appropriate for the production of bricks. The pottery made with the pyroclastic clayey materials are softer, but at the same time have a greater capacity to absorb both mechanical and thermal stresses. Consequently, these materials are suitable for the production of kitchenware, requiring a good thermal shock resistance as well as a low thermal conductivity necessary for a good food cooking.
InArea 04 - Scienze della terra

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