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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: http://hdl.handle.net/10761/4192

Data: 20-dic-2018
Autori: Patti, Gabriele
Titolo: Interessi personali e rapporti con i terzi
Abstract: La tematica dell interesse sociale rappresenta da sempre uno dei problemi fondamentali del diritto societario. La definizione di tale nozione è essenziale ai fini della delimitazione del campo di applicazione di diverse norme del nostro ordinamento che all interesse sociale fanno riferimento. Il progetto di ricerca intende soffermarsi soprattutto sulla ricostruzione del concetto di interesse per conto di terzi, contemplato dagli artt. 2373 e 2391 c.c., sulla cui portata la cultura giuridica manifesta da lungo tempo opinioni divergenti. In particolare, controverso è se la predetta espressione si riferisca esclusivamente a situazioni nelle quali il socio o l amministratore siano titolari di un obbligo giuridico specifico di agire per conto altrui, come accade nelle ipotesi di contratto di mandato, oppure se tale riferimento possa essere inteso in senso più ampio, diventando lo strumento per apprestare tutela contro quelle relazioni poco trasparenti dietro le quali si nascondono deviazioni dal perseguimento dell interesse sociale, con pregiudizio per le minoranze. Rispetto all impianto codicistico originario, il sistema normativo attuale risulta notevolmente cambiato: in particolare, con la riforma del 2003, il legislatore ha disciplinato nel Codice Civile, sia pur in modo parziale, il fenomeno dei gruppi societari, introducendo un capo intitolato "Attività di direzione e coordinamento di società". Il progetto di ricerca intende anche valutare la possibilità di inquadrare nell ambito della disciplina dell interesse sociale la tutela di quei soggetti che, a vario titolo coinvolti nelle dinamiche dei gruppi societari, rischiano di essere esposti a decisioni pregiudizievoli della maggioranza, e cioè i creditori delle società eterodirette e i soci esterni al gruppo stesso. Occorre anche chiedersi se, allo stato normativo attuale, sia configurabile un interesse di gruppo, autonomo e distinto da quello delle singole società, e comunque se le disposizioni sull attività di direzione e coordinamento possano incidere su quelle relative agli interessi degli amministratori e ai conflitti di interesse, visto anche il riconoscimento nell art. 2497 c.c. dei meccanismi compensativi. Meritano di essere approfondite anche le implicazioni derivanti dalla disciplina delle operazioni con parti correlate. Quest ultima normativa sembra confermare la sensazione che le relazioni di gruppo rappresentino il terreno più fertile per l emersione di sovrapposizioni di interessi pericolose per le minoranze.
InArea 12 - Scienze giuridiche

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